venerdì 28 giugno 2013

ALIQUOTE IVA E STIME MEF (Ministero Economia e Finanze)

La prima volta, in cui mi venne il serio sospetto che al Mef non sappiano fare le previsioni, fu quando, in uno dei molteplici commi dell’articolo unico della ennesima legge finanziaria, lessi che si sarebbero risparmiati circa 330 milioni di euro, dalla riduzione dei costi della politica, scaturenti dalla abrogazione della contribuzione previdenziale figurativa per i consiglieri degli enti locali. Il sospetto si rivelò poi confermato, quando l’anno dopo appresi che l’effettivo risparmio conseguito fu di circa 25 milioni di euro. Ma sempre l’anno dopo fu previsto un maggior gettito per gli enti locali, che sarebbe sopravvenuto, dal gettito ici dei fabbricati rurali per circa 700 milioni di euro. Ne furono conseguiti una sessantina circa.
L’anno scorso non è andata meglio con le stime del gettito imu, per i singoli comuni, in funzione del quale furono ridotti i trasferimenti. Solo un paio di giorni fa quelle stime si sono rivelate errate.

Mi chiedo allora, se questo è il risultato delle previsioni del Mef, siamo sicuri che abbiano ragione nel pretendere l’aumento della aliquota iva. Mi chiedo se dispongono di dati certi circa l’effettivo incremento ( invero decremento) del gettito complessivo di questo tributo, in occasione del precedente innalzamento di un punto percentuale della aliquota.

Siamo sicuri, allora, che, aumentando ancora di un punto l’aliquota, anche il gettito aumenterà. Oppure, per effetto della probabile contrazione dei consumi, il gettito complessivo diminuirà.
Mi chiedo quindi ancora, quali dati il Mef ha a disposizione per pretendere l’aumento della aliquota iva?
Non sarebbe forse meglio favorirne la riduzione?

Francamente non mi fido molto.

Problema partecipate del comune di Reggio

Mi viene chiesto perché, per le partecipate del comune di Reggio, propongo l'in house, in luogo delle aziende speciali municipalizzate, se esiste, come esiste, il problema infiltrazione. Premesso che non mi innamoro, solo delle mie opinioni, per cui sono aperto a discutere di ogni soluzione che risolva il problema della città, dell'ente e dei lavoratori, spiego:

1) Società in house con socio unico il comune, il privato é fuori;
2) la sh presuppone, a cura dei Dirigenti del comune, lo stesso controllo (si chiama controllo analogo) da esercitare sulla municipalizzata;
3) non demonizziamo sempre la nostra imprenditoria privata, altrimenti ci rimane da buttarci a mare, peraltro oggi esistono tutti gli strumenti normativi per impedire le infiltrazioni, quali il codice antimafia, le regole di tracciabilità dei pagamenti, e se malgrado queste norme l'infiltrazione esiste ancora, evidentemente perché qualcuno non fa il suo dovere

giovedì 27 giugno 2013

MULTISERVIZI

Il governo Monti ha varato una norma, quella sulla dismissione delle partecipazioni, da parte degli enti locali, che tiene conto solo e soltanto delle esigenze di bilancio. E’ una norma che non si occupa o preoccupa minimamente della salvaguardia occupazione e dei bisogni di tanti padri di famiglia, come quelli che dipendono dalla Multiservizi o dalle altre partecipate del nostro comune. Purtroppo senza una abrogazione di quella norma, oppure una rivisitazione della stessa, non vi è soluzione a questo dramma.
Ora, premesso che le responsabilità, i fallimenti, le infiltrazioni, presunte o vere che siano, non vanno pagate dai lavoratori, la politica ha assolutamente il dovere di formulare proposte concrete per la soluzione del problema.
Ora, premesso che i lavoratori di Multiservizi, che ho avuto l’onore di conoscere nel mio breve periodo di servizio al comune, sono tutti veri professionisti nel loro campo di attività, che si sono sempre prodigati per soddisfare ogni esigenza della Amministrazione e della Città, la politica deve proporre la modifica di quella norma.
Basterebbe semplicemente che l’obbligo di dismissione delle partecipazioni venisse sostituito con la facoltà, eventualmente, di trasformare al dismissione delle partecipazioni in trasformazione in società in house.
Molti mi diranno che tutto ciò è impossibile, ma da subito ribadisco che nulla è impossibile a chi Governa, che il potere/dovere di individuare le soluzioni e trasformarle in norme di legge.
Quella norma del Governo Monti è un clamoroso errore, allora se ne prenda atto, senza alcun rinvio e si abroghi o si sostituisca con altra, che consenta la conservazione di ciò che di buono si è realizzato in questi anni negli enti. Ora non tutte le società sono da buttare, non tutti i lavoratori sono inetti. Quindi attendiamo la soluzione, pensando ai lavoratori della Multiservizi e delle altre partecipate, ai quali confermiamo la stima e l’affetto di sempre.